Russi il Trust 2023

Il ricorso al trust è determinato dall’esigenza, sempre più diffusa, di un soggetto, il disponente, di separare una parte del proprio patrimonio per il perseguimento di interessi meritevoli di tutela ponendolo sotto il controllo di un altro soggetto, il trustee. L’istituto, da tempo diffuso nella prassi di altre giurisdizioni, ha conseguito il suo definitivo riconoscimento domestico in forza della ratifica della Convenzione de L’Aja del 1° luglio 1985.

Il contributo analizza le numerose problematiche interpretative emerse nella prassi nazionale e nelle analisi della dottrina e della giurisprudenza, prendendo le mosse dalla valutazione del trust quale patrimonio separato senza soggetto, vincolato alla realizzazione di un effetto di destinazione. Il metodo dell’indagine si muove costantemente sul binario della valutazione della meritevolezza degli interessi delle parti coinvolte nell’operazione alla luce non solo dei principi e delle regole del diritto italiano, ma anche di quanto previsto dalla governing law del trust per come scelta dal disponente.

Sono oggetto di approfondimento le diverse vicende che interessano la ‘vita’ di un trust anche nella prospettiva della tutela dei diritti dei terzi.

Si analizzano i vari ‘obiettivi’ che il disponente intende realizzare, in relazione a vicende che interessano i rapporti giuridici familiari, il passaggio generazionale di un patrimonio personale o aziendale, la tutela di soggetti bisognosi di assistenza. Dettagliata è infine l’analisi del ricorso al trust con funzione di garanzia, ovvero nelle operazioni di project financing, nelle vicende societarie e nella gestione della crisi di impresa.

Il contributo conclude con una ricognizione critica dell’interpretazione delle vicende fiscali offerte dall’amministrazione finanziaria, in costante conflitto con la lettura delle stesse offerta dalla dottrina e dalla giurisprudenza.

L'Autore
Tommaso Vito Russo è professore ordinario di Istituzioni di diritto privato nella Facoltà di Giurisprudenza dell’Università del Salento, presso la quale insegna altresì Diritto del trust e delle separazioni patrimoniali e Islamic Financial Law. È componente della Commissione studi civilistici del Consiglio Nazionale del Notariato. È autore, oltre che di numerosi saggi e commenti alla giurisprudenza in materia di diritto civile, dei volumi monografici: I trasferimenti patrimoniali tra coniugi nella separazione e nel divorzio. Autonomia negoziale e «crisi» della famiglia, Napoli, 2001; Le vicende estintive della comunione legale, Napoli, 2004; Obbligazioni familiari e responsabilità patrimoniale nel regime di comunione legale, Napoli, 2004; Il Project Financing, Napoli 2007; Manuale di diritto e tecnica del project financing, Napoli. 2010; I contratti Shari’a compliant, Valori religiosi e meritevolezza degli interessi. Contributo allo studio, Napoli, 2014; Islamic Financial Law, Napoli, 2021.

Capitolo Primo
I TRUST E IL SISTEMA ITALIANO ORDINE PUBBLICO E MERITEVOLEZZA

1. Inquadramento del fenomeno. Le origini. Equity e common law. La Convenzione de L’Aja del 1° luglio 1985
2. L’ordinamento italiano e il trust. Il trust ‘interno’ e il trust ‘di diritto italiano’. Il compito dell’interprete. Il rilievo dell’art. 2740 c.c. e il controllo di meritevolezza
3. La legge applicabile al trust
4. Trust e soggettività giuridica. Un problema di metodo. Il trust come centro di imputazione di rapporti giuridici. Il trust quale patrimonio separato senza soggetto, vincolato alla realizzazione di un effetto di destinazione. La soggettività del trust secondo la legge degli Emirati Arabi Uniti
5. La Convenzione de l’Aja e il limite derivante dai principi inderogabili dell’ordinamento italiano. Ordine pubblico e meritevolezza. Il vincolo di destinazione e l’effetto segregativo
6. Il trust come operazione economica. Rilevanza del rapporto. Unicità del trust e controllo di meritevolezza
7. Lo sham trust e l’abuso del trust
8. Il trust autodichiarato
9. Il trust autodestinato
10. Il blind trust
11. Il trust discrezionale
12. Il protective trust
13. Il trust di scopo (purpose trust)
14. La rete di trust. Il trust cover e il patto di adesione

Capitolo Secondo
LE VICENDE DEL TRUST E LA SUA OPPONIBILITÀ AI TERZI

15. Il negozio istitutivo del trust, la nomina del trustee e il negozio di separazione patrimoniale
16. Profili di forma dei negozi. Le prescrizioni in materia conformità urbanistica e catastale sulla regolarità degli immobili separati in trust
17. I beni conferibili in trust
18. Le vicende del trust. La gestione delle sopravvenienze
19. La durata del trust
20. La revoca del trust da parte del disponente
21. La modifica e la cessazione del trust. Cessazione del trust per volontà unanime dei beneficiari (la regola Saunders v Vautier). Cessazione per volontà di tutte le parti coinvolte nel trust
22. L’intervento dell’autorità giudiziaria sulle vicende del trust
23. Il trust e i terzi. Efficacia e opponibilità. La trascrizione nei registri immobiliari e la rilevanza dell’art. 2645 ter c.c. L’iscrizione del registro delle imprese
24. La tutela dei creditori del disponente. Azione revocatoria. Pignoramento ex art. 2929-bis c.c. Azione di nullità del trust
25. La normativa antiriciclaggio e il Registro dei titolari effettivi

Capitolo Terzo
I SOGGETTI

26. Il disponente. I poteri di controllo
27. Il trustee. Diritti, obblighi e poteri
28. (segue): il recesso dall’incarico di trustee. Il potere di revoca del trustee in capo al disponente. Il decesso del trustee
29. (segue): gli obblighi gravanti sul trustee e loro violazione. Il breach of trust
30. (segue): la responsabilità patrimoniale del trustee
31. I beneficiari
32. (segue): la tutela dei beneficiari. Poteri di controllo e diritti di informazione. Disposizione del ‘beneficio’ e divieto di alienazione
33. Il guardiano

Capitolo Quarto
IL TRUST E GLI ALTRI STRUMENTI DI SEPARAZIONE PATRIMONIALE O DI GESTIONE DI PATRIMONI ALTRUI

34. La fondazione
35. Il negozio fiduciario
36. Il fondo patrimoniale
37. Le destinazioni patrimoniali per la realizzazione di interessi meritevoli di tutela ex art. 2645-ter c.c.

Capitolo Quinto
GLI OBIETTIVI DEL TRUST

38. L’autonomia privata nei rapporti giuridici familiari. Il ricorso al trust per la soddisfazione dei bisogni della famiglia
39. Il trust prematrimoniale
40. Il trust come strumento per trasferire o gestire il patrimonio nella crisi della famiglia. La disponibilità dei c.dd. diritti indisponibili
41. Il ricorso al trust come strumento per regolamentare il passaggio generazionale del patrimonio familiare e dell’azienda familiare. Il limite del divieto dei patti successori e la tutela dei legittimari. Il trust holding
42. Il trust testamentario
43. Il trust assistenziale. Il trust “per il dopo di noi”
44. Il trust con funzione di garanzia. Vantaggi rispetto alle garanzie tradizionali. Il problema della segnalazione nella centrale rischi della Banca d’Italia: carenza dei presupposti. Gli escrow agreement e gli escrow account
45. Il trust nelle operazioni di project financing. L’isolamento giuridico ed economico del flusso di cassa (c.d. ring fence)
46. Il trust nelle vicende societarie. Il voting trust. Il trust quale unica controparte nelle emissioni obbligazionarie
47. Il ricorso al trust per la gestione della crisi di impresa Il trust liquidatorio. La sopravvenienza della liquidazione giudiziale (già fallimento)

Capitolo Sesto
PROFILI FISCALI LA CIRCOLARE N. 34/E DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE

48. Le novità della Circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 34 del 20 ottobre 2022. L’apporto dei beni in trust
49. La disciplina ai fini delle imposte sui redditi. L’interposizione del trust
50. La disciplina ai fini delle imposte indirette. Il mutamento interpretativo dell’amministrazione finanziaria. L’«attribuzione stabile». Critica
51. La disciplina in materia di trust liquidatorio e di garanzia. Le vicende fiscali del trust per il “dopo di noi”

Indice della giurisprudenza

Indice degli Autori

Indice analitico